Secondo alcuni studiosi sorse intorno al 1120 per opera dei monaci benedettini, per altri la nascita è in epoca aragonese. Certo è che abbiamo notizia della bellissima chiesetta di San Mauro dal 1574: La sua storia è espressa da ogni singola pietra che la compone - comprese quelle delle muristenes e dei monumenti nuragici attorno - come un puzzle che dà vita a una commistione di epoche storiche, ben integrate fra loro, all’interno dello schema progettuale planimetrico di origine catalana. Il santuario si erge nei pendii scoscesi del monte Lisai (colle alto quasi 500 metri), in uno scenario suggestivo, a cinque chilometri da Sorgono, centro più importante del Mandrolisai, nel cuore dell’Isola. San Mauro è punto di convergenza dei confini sorgonesi con i territori di Ortueri e Atzara.
La costruzione fu progettata da Giorgio Palearo Fratino, ingegnere militare impegnato in opere pubbliche e fortificazioni militari della Sardegna sotto Filippo II di Spagna. La chiesetta ha pianta rettangolare con facciata in pietra trachitica alta dieci metri. Stessa misura della sua larghezza. Vi accederai da un’ampia scalinata in cui compaiono, ai lati, due leoni che reggono lo stemma di Aragona e da un grande portale di stampo tardo-manierista. All’interno, noterai subito la navata coperta con volta a botte ogivale, divisa in sei campate. Di fronte spicca l’altare marmoreo barocco che contiene una nicchia dove è custodita la bellissima statua lignea del santo. Alzando lo sguardo ammirerai il rosone in stile romanico che con i suoi due metri di raggio, è il più grande esistente nell’isola.
La chiesa è solo una parte del santuario. L’edificio di culto fa parte di un ampio complesso architettonico nel quale vedrai abitazioni a schiera, note come cumbessias o muristenes, veri e propri alloggi per i pellegrini. Un tempo, erano usati come loggette utili ai venditori di merci durante il mercato allestito nelle feste religiose. Erano allora, come oggi, meta di migliaia di devoti. In particolare l’ultima domenica di maggio e i primi di giugno per la sagra di San Mauro, cui è associato anche un palio, animato da canti e balli in piazza e allietato da degustazioni di eccellenze agroalimentari locali e mostre su santuario e tradizioni. All’esterno del complesso cristiano, troverai anche una stele proveniente dalla vicina tomba di Giganti di Funtana Morta, sepoltura a sua volta legata al protonuraghe Talei, situato a poche centinaia di metri dalla chiesetta.