Un raro, forse unico, arco di granito accostato a un banco di roccia a forma di parallelepipedo che, non si sa come, restano in equilibrio sulla angusta vetta di un rilievo alto più di 1300 metri. La coppia di spettacolari monumenti naturali si trova a punta sa Berritta, la cima più alta – 1362 metri - del massiccio del monte Limbara, nel versante che ricade sul territorio di Berchidda. Da qui e dalle altre punte - Balistreri (1359 metri) e Bandiera (1345) -, raggiungibili tramite percorsi segnalati, ammirerai il paesaggio incantevole dell’intera Gallura. Il tuo sguardo correrà dai monti di Aggius al pianoro di Tempio Pausania e, più in lontananza, Olbia, Golfo Aranci, la Costa Smeralda e l’arcipelago della Maddalena. Nelle giornate più limpide, si scorgono anche le falesie di Bonifacio.
Le escursioni per raggiungere punta sa Berritta e ammirare le curiosa conformazione rocciosa e lo scenografico arco di Suprappare partono generalmente dalla località Vallicciola, a poco più di mille metri di quota, dove troverai aree di sosta e picnic con sorgenti d’acqua e tabelloni informativi. Potrai visitare la chiesetta della Madonna della Neve, costruita in granito negli anni Novanta del XX secolo sulle rovine di un preesistente santuario eretto a inizio dello stesso secolo. La chiesa sorge su una panoramica ‘terrazza’: da lassù ti resterà impresso il contrasto tra il verde dei boschi e il grigio del granito, modellato da vento e acqua in forme arrotondate e originali. Compaiono anche i tafoni, cavità usate in passato come sepolture, abitazioni e ricoveri per animali.
Il parco del Limbara occupa quasi ventimila ettari tra i territori di Tempio, Calangianus, Monti, Berchidda e Oschiri. I sentieri si snodano tra cespugli di corbezzolo, erica, fillirea e lentisco, in mezzo a boschi di agrifogli, lecci e tassi. A quote maggiori la montagna si fa più arida: compaiono cisti, elicrisi e ginepri nani. Non mancano specie endemiche, come il ribes e la rosa del Limbara, assieme a varietà di ginestre e timo. Non meno ricca è la fauna: potrai osservare cinghiali, donnole, gatti selvatici, lepri e martore, oltre alla lucertola del Bedriaga, che vive solo in Sardegna e Corsica. Tra i volatili, sono di casa ghiandaie, pernici e picchi, volteggiano sulla vetta aquile reali e falchi pellegrini. Il Limbara può essere esplorato in fuoristrada, moto da cross, mountain bike, oppure attraverso i sentieri di trekking opportunamente tracciati. Alcuni torrenti che lo attraversano sono meta di appassionati di canyoning. Tra gli sport praticabili sulle vette c’è anche il climbing, senza però dimenticare che si tratta di un’area clean, dove vige il divieto di inserire ancoraggi artificiali o praticare fori con trapani.