Domenica 27 aprile torna a Pauli Arbarei l'appuntamento con la Sagra delle Fave, giunta alla sesta edizione e tradizionalmente inclusa nel circuito di Primavera in Marmilla. In base al calendario, si tratta della terza tappa della manifestazione che permette di scoprire natura, gusto e cultura della splendida regione storica nel centro-sud della Sardegna. In realtà, a causa del maltempo che ha causato il rinvio dell'evento di Pasquetta a Setzu - posticipato a giovedì 1 maggio - è divenuta la seconda.
Il piccolo paese - circa 650 abitanti - fa della tradizione culinaria il suo punto di forza: un tempo importante centro di produzione cerealicola, oggi spicca per gustosi formaggi e carni prelibate. Nel centro abitato meritano una visita la parrocchiale di San Vincenzo Diacono e il Museo Etnografico della Donna, nel quale la storia e le tradizioni del paese sono rappresentate con occhi femminili. Il territorio circostante è invece ricco di testimonianze archeologiche, in particolare risalenti all'età nuragica.
La sagra dedicata all'apprezzato legume prende il via alle 12.30: previsto un pranzo con menù completo a base di fave. Le persone affette da favismo hanno a disposizione un menù dedicato.
Il programma parte già dalla mattinata, alle 9, con una messa nella parrocchia di San Vincenzo. Alle 10 aprono gli stand del consorzio Sa Corona Arrubia - dove è possibile noleggiare bici per esplorare il paese e i suoi dintorni -, degli artigiani, degli hobbisti e dei produttori locali.
In contemporanea, fino alle 20.30, aprono le porte del Museo della Donna di via Mannu. Mezz'ora più tardi il taglio del nastro della Sala Congressi 'Montegranatico', il quale, per l'occasione ospita un dibattito dal titolo 'La vita di Sant'Agostino'.
Nel pomeriggio si riprende con due appuntamenti alle 15: laboratorio di torrone con degustazione ed esibizione del Coro Polifonico di Abbasanta. A seguire, ancora musica e spettacolo con i Tamburini e Trombettieri della Pro Loco di Oristano e il gruppo etnico 'Sonos de Beranu'.
Il programma prevede anche le visite guidate alle chiese di San Vincenzo e di Sant'Agostino, nonché al nuraghe Bruncu Mannu. Entrambe si svolgono tra le 16 e le 18.30. In più, previsti laboratori degli antichi mestieri, nei quali si può assistere alla preparazione di formaggio e fregola, realizzazione di coltelli e campanacci per le greggi, e produzione di ricami. Le strade del paese fungono inoltre da esposizione a cielo aperto per le creazioni di pittori, scultori e grafici.
Per maggiori informazioni e per consultare il programma completo visita la pagina facebook Primavera in Marmilla.