Tutto ebbe origine nel 303 d.C., quando i romani eseguirono la condanna a morte del soldato Efisio, colpevole di essersi convertito e aver professato il cristianesimo. Sul punto esatto del martyrium, in epoca altomedievale, fu edificato un santuario. Sin qui la leggenda, poi la storia della chiesa di sant’Efisio assume connotati più definiti nel tardo XI secolo, quando risulta donata - assieme a numerosi altri luoghi di culto – all’ordine dei monaci vittorini di Marsiglia, che ricostruirono il santuario nelle forme romaniche in voga al tempo, reimpiegando conci in arenaria e calcare provenienti dalle rovine dell’antica città di Nora.
La chiesa sorge accanto alla bella spiaggia di Nora, a circa quattro chilometri da Pula, e deve parte del suo fascino alla posizione, a ridosso dell’arenile. All’interno, sarai pervaso da un’atmosfera mistica e suggestiva, grazie alla fioca luce che penetra dall’oculo che si apre sopra l’abside e alla cripta dalla pianta allungata scavata sotto il presbiterio, dove si apre una struttura cupolata che, secondo tradizione, corrisponde al luogo dell’uccisione e della sepoltura del santo.