Un piccolo gioiello bianco che nasconde la sua età e conserva antichissime tracce di devozione e fervore religioso. La chiesa di Santa Maria Iscalas si erge su un altopiano ai piedi del monte sa Costanza, a circa sei chilometri da Cossoine, immersa in un suggestivo paesaggio dove spicca con il bianco dei suoi conci di calcare, che contrastano col verde di boschi e vallate circostanti. Per la sua origine si sono fatte diverse ipotesi: forse è stata edificata attorno all’XI secolo da monaci camaldolesi, ma c’è chi propone una datazione più arcaica, risalendo fino al VI secolo. È verosimile che si siano succedute varie fasi costruttive e le attuali forme tardo-bizantine siano state impostate su preesistenti strutture altomedievali.
Il nome iscalas (scale) fa riferimento alla difficoltà del percorso che congiungeva villaggio e chiesa, posta a circa 600 metri di altitudine. La notevole pendenza e la fatica che essa comportava portarono i cossoinesi a paragonare il sentiero alla salita di una scala. Il santuario ha pianta a croce con bracci orientati verso i punti cardinali e copertura con cupola emisferica al loro incrocio. A differenza delle altre chiese cruciformi dell’Isola, la cupola è invisibile all’esterno, in quanto nascosta da un tiburio sormontato da un tetto a piramide. Il braccio orientale è concluso da un abside con finestrella a croce, mentre su quello ovest è stato addossato - in una successiva fase costruttiva - un ulteriore vano rettangolare, anch’esso con un piccolo abside rivolto verso est. All’interno noterai la cupola e la copertura a botte dei bracci, inoltre ti attireranno tracce di pittura presenti in una parete del corpo aggiunto: sono stati interpretati come raffigurazione del battesimo di Gesù, pertanto è possibile ipotizzare che il vano aggiunto fungesse da battistero.
L’area circostante presenta tracce di frequentazioni risalenti a preistoria e Antichità: a poche decine di metri dal santuario, in direzione est, noterai i ruderi di un nuraghe, mentre attorno alla chiesa si estendono i resti di una necropoli di epoca romana. Oggi potrai raggiungere Santa Maria Iscalas comodamente in auto, percorrendo una strada che costeggia l’area nuragica di Aidu e Corruoe. Il sito prende nome dai due nuraghi inclusi al suo interno assieme a una tomba di Giganti e a un villaggio. Il nuraghe Aidu è parzialmente interrato e probabilmente era di tipo complesso, mentre il monotorre Corruoe era posizionato su un rilievo in contatto visivo con il primo. La tomba di Giganti presenta un ingresso architravato, che immette in una lunga camera funeraria, dove noterai alcune lastre litiche della copertura originaria.
Cossoine e il monte sa Costanza sono sovrastati da un rilievo più alto, il monte Traessu, di rocce basaltiche forate da numerose grotte e gole coperte da boschi. Potrai esplorarne i sentieri e ammirarne suggestivi scorci, specie in direzione nord-ovest, sulla maestosa Valle dei Nuraghi.