Un’imponente scogliera a strapiombo sul mare blu dominata da un faro ottocentesco. Capo Sandalo è la punta più occidentale dell’isola di San Pietro, nel territorio di Carloforte, non lontana dall’incantevole Cala Fico, oasi avifaunistica dove nidifica il falco della regina. Si scende al mare dai riflessi verdi cristallini attraverso ripidi sentieri o da una lunga scalinata. Il promontorio è un susseguirsi di piccole cale rocciose e scogliere impervie. Per una visita più comoda e sicura, un’escursione in barca è quanto di meglio.
Capo Sandalo è dominata dal faro più a ovest d’Italia: una torre costruita nel 1864 al centro di un edificio a due piani. La sommità si erge a 138 metri sul livello del mare e la sua lanterna solca il buio fino a 28 miglia dalla costa, ultima rassicurante luce per le navi lungo la rotta verso Gibilterra. All’interno quattro appartamenti, oggi disabitati, un tempo alloggio delle famiglie dei guardiani. Per arrivare alla lanterna dovrai salire 124 gradini, una volta arrivato in cima, ti sentirai sospeso tra cielo e mare. Queste scogliere sono il regno incontrastato del rarissimo falco della regina, originario del Madagascar, che nidifica su rupi coperte da macchia mediterranea. Di fronte a Capo Sandalo c’è l’isoletta del Corno, meta di appassionati di immersioni e di pesca sportiva, data l’abbondante fauna ittica.
Il promontorio è una delle tante attrazioni costiere di San Pietro, seconda isola dell’arcipelago del Sulcis dopo Sant’Antioco, che dista 40 minuti di traghetto da Calasetta o Portoscuso. Capo Sandalo è un esempio delle sue coste frastagliate che si gettano a mare da altezze vertiginose. Le aspre scogliere si alternano a insenature con spiagge riparate dal vento: a nord-ovest si apre il panorama di Cala Vinagra, a nord-est c’è un altro splendido punto di immersione, le Tacche Bianche, piana a 18 metri di profondità ricoperta di posidonia con singolari rocce a forma di fungo, a sud ecco i due faraglioni detti Le Colonne e la splendida insenatura La Conca. Dopo l’immersione nel mare, ti aspetta un tuffo nella cultura di Carloforte. I suoi abitanti sono discendenti dei pescatori di corallo originari di Pegli, ai quali Carlo Emanuele III di Savoia donò l’isola nel 1738, dopo averli liberati da schiavitù a Tabarka. Alla cultura aggiungerai il piacere della cucina: nella patria dei tonnarotti, tra fine di maggio e inizio giugno, va in scena un celebre evento gastronomico internazionale, il Girotonno.