Il nome Collinas indica chiaramente il paesaggio composto da dolci rilievi attorno al borgo. Le fu assegnato nel 1863, su iniziativa di Giovanni Battista Tuveri, allora sindaco, nonché personaggio più illustre del paese: fu giurista, filosofo e parlamentare. A lui è dedicato il museo cittadino allestito nell’ex monte granatico. In precedenza il villaggio si chiamava Forru, creando disguidi postali con la vicina Villanovaforru. Oggi è conosciuto anche come il ‘paese dei presepi’: ogni dicembre viene indetto un concorso per la loro realizzazione in paese.
Collinas, borgo di 900 abitanti, sorge in Marmilla, in un territorio ricoperto da boschi di leccio e da coltivazioni di cereali e viti e abitato da epoca prenuragica. Di età nuragica ci sono giunti i resti di vari complessi, tra i quali il nuraghe Concali, il quello di Genn’e Maria e la tomba di Giganti di Sedda sa Caudeba. Di epoca romana, interessanti sono i ruderi di una stazione termale.
Tra le chiese del centro abitato si segnalano quella restaurata (nel 1997) di san Rocco - Collinas è uno dei pochissimi paesi sardi a venerare il santo - e quella di san Sebastiano, forse la prima parrocchiale. Il santo è festeggiato a fine gennaio con l’accensione di un falò in suo onore e offerte di pane, formaggio, vino e dolci. Mentre a metà maggio c’è la festa di sant’Isidoro con solenne processione, cui partecipano gruppi in costume e cavalli addobbati. A tre chilometri dal paese, in una vallata di pioppi, olivastri e lentischi, sorge la chiesetta campestre di santa Maria Angiargia (o Bagnaria), che, secondo tradizione, risalirebbe al XII secolo e in origine apparteneva ai benedettini. Nelle vicinanze del santuario si notano ruderi di un antico villaggio e di un monastero. A cento metri si trovano i resti delle antiche terme romane e un antico pozzo sacro, su Angiu (il bagno), alto due metri, munito di gradini, che permettono di toccare il fondo, e di nicchie sulle pareti. Secondo leggenda, un contadino sprofondò col carro nel terreno dove sorge la fonte, dopo vari tentativi di numerose persone, fu rimosso: lì apparve la sorgente del pozzo. In una delle nicchie spiccava un simulacro della Madonna, che fu posto sul carro. Il giogo, però, non volle saperne di avanzare, anzi, corse furiosamente indietro verso il bosco: era la volontà di Maria. Nel bosco il popolo eresse il tempio di santa Maria Angiargia. La festa in suo onore, la più importante di Collinas, si celebra a inizio settembre.