Nacque nel 1905 dalla fusione di due antichi villaggi, Sicci san Biagio e San Pantaleo, i suoi due patroni. Dolianova è una cittadina di quasi diecimila abitanti di un territorio definito dai romani Pars Olea, a porre l’accento sulla diffusa olivicoltura. I primi documenti su Dolia risalgono al 1089. Vicino all’abitato, ti immergerai in un ambiente esempio di ruralità evoluta, con coltivazioni ordinate di olivi (anche plurisecolari) e vigneti. Non a caso in città c’è il museo della tradizione olearia sa Mola de su Notariu, allestito nella villa Boyl (XVII secolo). Dolianova è famosa anche per le produzioni vitivinicole: nuragus, nasco e moscato. Da segnalare anche l’attività casearia: dai suoi caseifici provengono ottimi formaggi ovi-caprini.
L’abitato è contraddistinto da tradizionali dimore campidanesi, tra cui non perdere la Villa de Villa, risalente ai primi anni dell’Ottocento e usata per allestire mostre e altre manifestazioni. Il centro storico sorge attorno al simbolo di Dolianova: l’ex cattedrale di san Pantaleo, chiesa unica nel panorama romanico sardo, nonché una delle più preziose del sud Sardegna, costruita tra inizio XII secolo e 1289 (anno della consacrazione). Forme e decorazioni danno vita a un insieme armonioso di varie contaminazioni, dovute a tre fasi costruttive. Un gioiello di perizia architettonica ed esuberanza decorativa, la cui sede è da sempre luogo di culto, prima paleocristiano, come confermano una vasca battesimale del V-VI secolo conservata nel presbiterio e i resti di una chiesa altomedievale del X secolo. Il tempio, cattedrale della diocesi di Dòlia sino alla sua soppressione (1503), oltre che per maestosità architettonica, ti colpirà per decoro scultoreo e opere pittoriche, come il Retablo di san Pantaleo (fine XV secolo). Le celebrazioni in onore del patrono abbracciano due periodi: due settimane dopo Pasqua e a fine luglio, con cerimonie sacre ed eventi culturali. A fine settembre, nel sagrato dell’ex cattedrale si svolge la festa medievale. Mentre, a inizio settembre, da non perderti la giostra equestre s’Attobiu de is Parigliantis, con sfilate in costume e gruppi folk.
Le campagne di Dolianova sono state abitate dalla preistoria, specie nella parte collinare. Sono censiti oltre 120 siti prenuragici e nuragici, dove sono stati rinvenuti numeri reperti custoditi nel museo Archeologico nazionale di Cagliari. Spiccano i nuraghi sa Dom’e s’orcu, la tomba di Giganti di su Tiriaxiu e il complesso nuragico di sant’Uanni. In epoca romana si stanziarono i Patulcenses Campani, citati nella Tavola di Esterzili. L’età romana è testimoniata dai resti delle terme di sa Cora.