Un tempo era Forum Traiani, principale città romana dell’entroterra isolano, fondata nella tarda Repubblica e divenuta sotto l’imperatore Traiano sede di mercato tra comunità dell’interno e popolazioni romanizzate del golfo di Oristano. Oggi Fordongianus è un paesino di meno di mille abitanti del Barigadu, rinomato centro wellness grazie a uno stabilimento termale che sfrutta sorgenti di acque salse e termoattive, che sgorgano a 56 gradi tutto l’anno e producono benefici sull’organismo. Una particolarità già nota ai romani: l’abitato si adagia sulla sponda sinistra della fertile e rigogliosa valle del Tirso, dove sorgono le calde e curative Aquae Ypsitanae, terme romane risalenti al I secolo d.C., oggi attrazione archeologica. Sono visitabili due stabilimenti, uno conserva una piscina rettangolare con lati porticati, in origine voltata a botte, l’altro comprende lo spogliatoio. Il pavimento era fatto a mosaico (ne vedrai tracce) e il soffitto con pasta vitrea azzurra. L’approvvigionamento era assicurato da rete di canalizzazione e sistema di pozzi e cisterne. L’importanza delle terme è confermata da due statue del dio Bes, divinità dei culti salutiferi, e da uno spazio sacro dedicato alle ninfe.
Fordongianus è nota per le cave di trachite rossa, verde e grigia, usata dagli scalpellini locali per costruire e decorare le case. Ben conservata è la seicentesca casa aragonese, abitata sino al 1978 e oggi museo, raro esempio di architettura tardogotica sarda. Non lontano ecco la cinquecentesca parrocchiale di san Pietro aspostolo in trachite rossa, rifatta in epoca moderna. A pochi chilometri dal paese, vicino a terme e anfiteatro romano, sorge la chiesetta di san Lussorio, costruita dai monaci vittorini attorno al 1100 su una cripta paleocristiana. Suggestive sono le muristenes, che durante la festa, a fine agosto, si animano di novenanti.
Il territorio di Fordongianus è disseminato di testimonianze preistoriche: le necropoli a domus de Janas di Domigheddas e di Gularis, scavate nella roccia e inserite in splendidi contesti ambientali, e i nuraghi Paranu Antoni e Putzola, sulle rupi dei monti Maiori e Ollastra, modellate da vento e acqua in forme bizzarre. L’eredità nuragica più importante nelle vicinanze di Fordongianus - nel territorio di Villanova Truschedu - è il nuraghe santa Barbara, composto da una torre originaria cui si aggiunse un secondo edificio minore raccordato da cortine murarie. Poco oltre san Lussorio, c’è la zona di Balargianus, con boschi, orti e vigneti. Emozionante è la scalata del monte Grighini, dove affiorano filoni di quarzo. Nella sua vallata spicca la giara di Casteddu Ecciu dalle vertiginose pareti, con le rovine di un nuraghe e di un castello, da cui potrai scendere per ammirare il monolite di su Crastu Ladu.