Laboratorio culturale, centro studi delle forme e delle sperimentazioni artistiche, spazio comunicativo per la promozione dell’arte moderna e contemporanea, ‘scuola’ di formazione e di divulgazione, e infine ‘anche’ spazio espositivo. Il MAN, museo d'arte della provincia di Nuoro, è un unicum nel territorio sardo, in quanto supera il concetto stesso di museo, per aprirsi all’esterno e operare a 360 gradi nella conservazione e promozione del patrimonio culturale. Non a caso, fa parte, il solo in Sardegna, dell’Associazione nazionale dei musei d’arte contemporanea in Italia.
Il museo ha sede a Nuoro, in un edificio risalente agli anni Venti del XX secolo, non lontano da un altro dei luoghi simbolo della anima artistica della città: piazza Satta, progettata da Costantino Nivola e impreziosita dalle sue opere. Nel museo, ‘viaggerai’ nel mondo artistico sardo e attraverso i suoi contatti con l’esterno, in equilibrio tra memoria e innovazione.
Il MAN ospita una collezione permanente il cui numero di opere – attualmente circa 600 - è in costante aumento. Vi trovano posto i principali artisti isolani, tra cui Antonio Ballero, Francesco Ciusa, Maria Lai, Mario Delitala e lo stesso Nivola. Accanto alle collezioni, il museo ospita periodicamente numerose mostre temporanee, grazie alle quali potrai approfondire le più recenti tendenze creative e i movimenti che hanno caratterizzato il panorama artistico tra XIX e XXI secolo. Alle esposizioni il MAN affianca le iniziative extra muros, ovvero diffuse nel territorio, con il coinvolgimento delle comunità locali. A tutto ciò si aggiunge l’attività didattica: visite guidate, laboratori per i ragazzi delle scuole e per gli adulti, progetti speciali per diverse tipologie di utenza, con l’obiettivo di stimolare le capacità creative e analizzare l’evoluzione della società attraverso la sua produzione artistica.
Nuoro e il suo territorio sono un caleidoscopio di attrazioni culturali e naturalistiche. Impossibile non associare alla cittadina ai piedi del monte Ortobene il nome di Grazia Deledda, la cui casa natale è oggi un museo dedicato alla sua produzione letteraria. Le tradizioni barbaricine sono in mostra al museo della Vita e delle Tradizioni popolari sarde; inoltre, potrai viverle l’ultima domenica di agosto in occasione della Festa del Redentore, durante la quale i fedeli si recano in pellegrinaggio fino alla cima del monte, a mille metri d’altitudine. In città merita una visita anche la maestosa cattedrale di Santa Maria della Neve, mentre sulla strada per Orune ti attende l’affascinante parco archeologico di Noddule.