Si adagia a 600 metri d’altitudine sul crinale di un vulcano spento, attorniato da colline, coltivate o ricoperte da macchia mediterranea, lecci, roveri e sughere, che degradano sino alle rive di due bacini artificiali, lago Flumendosa e lago Mulargia. Nurri è un centro agropastorale di poco più di duemila abitanti del Sarcidano, affascinante ‘terra dei laghi’, confine tra sud Sardegna, Barbagie e Ogliastra. Nella periferia nord del paese sorge la stazione della linea ferroviaria del Trenino Verde, che da Mandas porta sino alle Rocce Rosse di Tortolì-Arbatax. Al suggestivo tour sugli antichi vagoni, da cui scoprirai angoli nascosti di Sardegna che ispirarono vari letterati, potrai associare la gita in battello ‘in stile Mississipi’ (o in canoa) nei laghi. Infiniti percorsi ti porteranno nel cuore di acque incastonate tra colli lussureggianti che si inabissano nelle profondità dei bacini, habitat di varie specie di volatili (airone, anatra, germano reale e martin pescatore) e pesci d’acqua dolce (carpa, persico e trota iridea) che attirano appassionati di pesca sportiva.
I terreni fertili hanno favorito la coltivazione di cereali, uva da vino e olive. Anche l’allevamento è parte rilevante dell’economia paesana: i formaggi di Nurri sono di ottima qualità. La cucina è legata all’attività agropastorale: ritroverai tradizione e semplicità in gustosi primi piatti (fregula, malloreddus e ravioli). Tra i prodotti artigianali si segnalano manufatti in legno, ferro e pietra: celebri sono le mole sarde, cioè le macine tradizionali, e i coltelli a serramanico. L’edificio più significativo è la cinquecentesca parrocchiale di san Michele arcangelo, edificata in stile gotico-catalano con pianta a croce greca (poi ristrutturata nel XVIII secolo). Risaltano il sagrato e la torre campanaria, singolarmente isolata rispetto alla chiesa e ornata da un portale in cotto. Sempre in centro ecco la chiesa di santa Rosa da Viterbo (metà XVII secolo), annessa al convento dei cappuccini. La sua facciata è in blocchi di trachite di diverse tonalità. La santa viene celebrata a inizio settembre.
Il nucleo originario di Nurri sorse attorno al nuraghe Sardajara, di cui vedrai i resti. È una delle numerose testimonianze preistoriche, insieme a domus de Janas e altri nuraghi, tra cui il Corongiu ‘e Maria, il Santu Perdu e su Pitti de is Cangialis, uno dei rarissimi nuraghi a cinque torri. Di età romana, ci resta soprattutto l’antica città di Biora, edificata per arginare le incursioni dei popoli barbaricini. Quando il livello del Mulargia si abbassa vedrai i resti di un ponte, collegamento con la Barbagia.