Non tradiscono mai gli appuntamenti e arrivano in riva belle gonfie e regolari. In Sardegna, le onde da ‘surfare’ si presentano quasi ovunque. Lo hanno scoperto anche le star del surf, in cerca di posti vicini per allenarsi in vista dei vari challenge internazionali. Ma soprattutto la ‘voce’ si diffonde tra l’esercito degli appassionati non agonisti, in cerca di puro divertimento. La gran parte sa in quale spiaggia arrivano le onde migliori e si spostano da un lato all’altro dell’Isola per aspettarle e cavalcarle, quasi fossero in luoghi esotici, classici templi del surf. Eppure in Sardegna si può surfare senza muta sino in autunno inoltrato!
Le onde estive e di inizio autunno non raggiungono il metro e mezzo d’altezza, misura adatta ai principianti del surf da onda, sia per chi ha fatto poche lezioni che per chi ci ha già provato ma da solo. E allora è tempo per i primi take off per riuscire ad alzarsi sulla tavola, per le partenze prima che l’onda si rompa, cercando di stare in equilibrio per tagliarla, e pure qualche improvviso e inatteso tuffo in acqua per chi è alle prime armi. Ma in Sardegna la temperatura dell’acqua non scende sotto i livelli di guardia, perciò è la palestra ideale per imparare a cavalcare le onde.
Si può imparare nell’arco di una vacanza estiva, affidandosi alle scuole, alle associazioni sportive e ai surf camp. Sono tanti nella west coast isolana: a Porto Ferro, Torregrande, Torre dei Corsari, Portixeddu, Porto Botte e Porto Pino, per citarne solo alcuni luoghi cari ai surfisti, dove le onde marcano visita di rado. Altre scuole hanno il quartier generale a Cagliari e nella costa settentrionale, da Stintino a Palau, dove le onde regalano giornate di pura adrenalina, quando il mare diventa un tappeto volante, senza mai andare lontano da casa.