È la parrocchiale del quartiere storico di Villanova, ai piedi del Castello, una delle quattro parrocchie più antiche di Cagliari. La chiesa di san Giacomo si trova nella piazza omonima, al termine di due celebri vie dello shopping cittadino, via Garibaldi e via Sulis, affiancata dai prospetti degli oratori delle Anime e del santissimo Crocifisso. La prima menzione è nelle ordinazioni dei consiglieri del Castello (1346), fu eretta probabilmente intorno a quella data. Un secolo dopo fu affiancata dalla torre campanaria a canna quadra, alta trenta metri, come riportato in una lapide posta alla sua base. Il tempio, uno dei primi esempi di architettura gotico-catalana in Sardegna, fu restaurato tra XVIII e XIX secolo. Nel 1630 era stato elevata al rango di collegiata. La sua consacrazione è del 1781. Il San Giacomo del capoluogo funse da modello per varie chiese del centro-sud dell’Isola tra XV e XVII secolo, tra cui le parrocchiali di Assemini, Atzara, Sestu e Settimo san Pietro.
La facciata gotico-catalana fu sostituita nelle modifiche del XIX secolo dall’attuale di forme neoclassice puriste, opera del celebre architetto Gaetano Cima: è spartita orizzontalmente da cornici marcapiano e verticalmente da quattro robuste colonne con fusti lisci e capitelli corinzi, reggenti un timpano triangolare. Al centro si apre un portone d’ingresso ligneo lunettato. L’interno, ritoccato da rimaneggiamenti settecenteschi, ha conservato la pianta originaria gotica a una navata, coperta da volta a botte retta da paraste. Ammirerai cinque cappelle per lato, quasi tutte voltate a crociera costolonata, tranne due coperte da una cupola. Sul lato sinistro, la prima cappella ospita un pregevole Compianto in terracotta del XV secolo, la terza, dedicata al Crocifisso, è in stile barocco, così come la cappella del sacro Cuore, seconda a destra. Sull’altare in marmi policromi, opera di Giovanni Battista Franco (XVIII secolo), noterai un gruppo scultoreo ligneo, anch’esso del XV secolo, composto da crocifisso e statue delle pie donne sotto la croce. La zona presbiteriale, sopraelevata e chiusa da una balaustra marmorea, è costituita da una tipica capilla mayor catalana, coperta da una bella volta stellata e gemme pendule. La chiesa ospita anche un pregevole organo risalente al 1769.