Sei ettari di ‘verde’ alle porte di Sassari, circondati da uliveti di antico impianto catalano. La conformazione del terreno è stata modellata ‘a dislivelli’ per restituire scenografie prospettiche e scorci improvvisi. Il parco, delimitato da una parte dalla chiesa della Madonna di Monserrato e, nel lato opposto, dalla neogotica ‘torre di caccia’, originariamente apparteneva ai Navarro, commercianti di Valencia, che lo cedettero a metà XVII secolo al padre del primo sindaco di Sassari, Giacomo Deliperi. Disegno attuale, villa neoclassica, sistema idraulico del ‘tempietto delle acque’ e il Ninfeo si devono a Giovanni Antonio Sanna, imprenditore, deputato del regno di Sardegna (poi del regno d’Italia) e collezionista d’arte e archeologia, cui è intitolato il museo archeologico della città.