Le cave costiere di granito sono state parte consistente della storia dell’arcipelago della Maddalena, estratto a partire dalla seconda metà del 1800 ed esportato in molte parti del mondo. Se ne trovano, in particolare, nelle spiagge della parte occidentale della sua isola maggiore. L’esempio più fulgido è la cava di granito di colore rosa-bianco di Cala Francese, attiva fino alla seconda guerra mondiale e oggi è aperta al pubblico: potrai ammirare vie ferrate, vecchi macchinari, trenino e gru. Situata a sud dei promontori di punta Carlotto - conosciuto per la sua Batteria militare - e punta Testiccioli, l’ampia insenatura di Cala Francese forma varie piccole spiaggette rocciose ed è raggiungibile prendendo la strada che conduce alla fortificazione. Nella sua parte più meridionale, in particolare, c’è una piccola spiaggia formata da sabbia chiara a grani medi, impreziosita da ciottoli levigati.
Due scogliere la delimitano, proteggendola dai venti. Il fondale è prevalentemente sabbioso e quasi subito profondo. La caratteristica roccia granitica circostante, ricoperta da fitta macchia mediterranea, la rende una delle perle della Maddalena, il cui intero perimetro costiero ti affascinerà con 45 chilometri di scogliere, insenature e calette. A sud di Cala Francese, troverai i colori scintillanti di Punta Tegge e l’affascinante Nido d’Aquila. A nord troverai rocce modellate dal vento e spiagge di dune bianche come Bassa Trinita, sabbia fine contornata da scogli granitici, e poi Cala Lunga e Monti d’Arena. A est, poco oltre l’istmo che collega La Maddalena a Caprera, dove le attrazioni naturalistiche e culturali sono molteplici, troverai l’incantevole scenario di Spalmatore. Dalla Maddalena, inoltre, potrai partire alla scoperta delle altre isole del parco nazionale: Santo Stefano, Budelli (con la celebre spiaggia Rosa), Razzoli, Santa Maria e Spargi.