Ti resterà impressa al primo sguardo, abbagliato dal candore della sabbia e dall’intenso turchese del mare. Ti sembrerà di stare in Polinesia o ai Caraibi, non a caso, è chiamata ‘la piccola Tahiti’. Cala Brandinchi è una spiaggia dalla bellezza esotica, inserita tra le 15 più belle di tutta la Sardegna da siti web specializzati, la conferma che il paradiso esiste anche sulla Terra. La perla più splendente di San Teodoro si distende tra Punta Sabbatino e Capo Coda Cavallo, lembo di terra granitica proteso nel mare, quasi di fronte all’imponente mole di Tavolara, montagna calcarea che esce dall’acqua e fa da quinta scenografica a un paesaggio inimitabile. La lunga e stretta striscia di sabbia bianca, fine e compatta, s’immerge nell’acqua limpida e cristallina. Il fondale è molto basso per decine di metri con ‘effetto piscina’, ideale per bagno e giochi dei bambini. Il bianco della sabbia risalta le tonalità dell’acqua: dal verde smeraldo al turchese, dall’azzurro al blu cobalto. Riflessi scuri appaiono là dove affiorano gli scogli, habitat di una ricca fauna marina e oasi per amanti di snorkeling.
A contorno ci sono dune sabbiose ricoperte da ginepri, giunchi, gigli marini e piante aromatiche. Alle spalle appare il verde di giardini perfettamente curati e di una pineta, dove trovare ombra, ristoro e un ampio parcheggio, adatto anche ai camper. Lo raggiungerai da San Teodoro percorrendo circa sette chilometri della statale 125 e deviando in località Lutturai per Capo Coda Cavallo, infine imboccando una strada sterrata di un chilometro e mezzo. Dal parcheggio accederai, oltre che a Brandinchi, anche alla ‘gemella’ Lu Impostu, altro capolavoro della natura, le cui dune, punteggiate da ginepri e mimose, si distendono per un chilometro: è meno lunga di Brandinchi ma più larga, la sabbia è altrettanto candida e soffice, l’acqua ugualmente limpida e con le stesse tonalità. I due lidi sono separati dal piccolo promontorio di Capo Capicciolu e collegate da un sentiero immerso nella macchia mediterranea. Dietro spiagge e pineta risplende lo stagno di Brandinchi, dimora di aironi, cavalieri d’Italia e fenicotteri rosa, ideale per appassionati di birdwatching. Paesaggio, fascino e comfort vanno di pari passo. La cala è dotata di tutti i servizi: noleggio di attrezzatura balneare, pedalò, canoe e gommoni (per escursioni). Non mancano bar e spazi per attività sportive in spiaggia. A pochi passi hotel, campeggi, ristoranti e locali. Un molo accoglie piccole barche da diporto. Proprio dal porto di Brandinchi il 17 ottobre del 1867 Giuseppe Garibaldi, dopo una fuga da Caprera, s’imbarcò per Piombino e tentare di liberare Roma. I gioielli costieri di San Teodoro fanno parte dell’area marina protetta di Capo Coda Cavallo, che si estende da Capo Ceraso (a nord) per 15 mila ettari su acque cristalline, calette, spiagge bianche, isola di Tavolara, isole minori di Molara e Proratora, lagune, fino a punta s’Isuledda, suo confine meridionale (e del territorio teodorino), dove si dispiega per mezzo chilometro un’altra spettacolare spiaggia di sabbia chiara e setosa. L’area marina è uno degli scenari più spettacolari del Mediterraneo, fuori e dentro l’acqua: scoprirai il mondo sommerso grazie a centri diving che ti accompagneranno in vari punti di immersione. La penisola di ‘Coda Cavallo’ è caratterizzata da scogliere coperte da macchia mediterranea e insenature sabbiose. La forma della sua spiaggia principale dà nome al promontorio. Nel ‘capo’ si distendono anche Salina Bamba, con alle spalle lo stagno di Salina Manna, la deliziosa Cala Suaraccia, detta anche ‘Le Farfalle’, e, sul lato sud, Baia Salinedda, il cui panorama è arricchito dall’isola Ruia. Il confine sud di Lu Impostu è Puntaldìa, lingua di sabbia in mezzo al mare turchese, metà di appassionati di immersioni e golfisti. Un luogo incantato ed esclusivo che segna l’estremità settentrionale de La Cinta, spiaggia-simbolo di San Teodoro: un arco lungo cinque chilometri di dune di sabbia fine e scintillante, ricoperte da ginepri secolari, che degradano dolcemente nel mare limpido e azzurro. Si affaccia dalla parte del mare su Tavolara, verso l’entroterra sulla laguna di San Teodoro, punto di sosta dei fenicotteri rosa e residenza del cavaliere d’Italia.