Quasi come una fortezza, è cinta da una muraglia con scenografico portale d’ingresso. Inoltre, la caratterizza una particolare precisione nella lavorazione dei conci, forse prova del fatto che vi lavorarono maestranze attive in una delle più solenni chiese romaniche sarde. La chiesa dedicata a San Gregorio magno si trova nella periferia est di Solarussa, in cima a una collinetta. L’area fu abitata fin da età nuragica, mentre alcune tracce sotto il piano di calpestio risalgono ad epoca romana – forse un impianto termale –, ed è accertato che la chiesa, datata alla seconda metà del XII secolo, si innesti su un preesistente santuario altomedievale, in quanto il pavimento copre le fondamenta di un’aula absidata a navata unica. Tecnica di taglio e posa dei conci in basalto e trachite rossastra fa pensare che vi furono impegnati gli stessi costruttori che realizzarono la chiesa di Santa Maria di Bonarcado. Non a caso, nel suo condaghe è menzionata più volte una domo de Solarussa.
Dapprima noterai la cinta che circonda l’edificio, dove domina un portale con ampio arco a sesto ribassato e un campanile a vela con due luci, accessibile tramite una scalinata laterale. In asse con il primo portale, a pochi metri di distanza, si trova la chiesa. Come la sua ‘antenata’, ha una pianta a navata unica absidata. La facciata è semplice, con due particolarità: la prima è la bicromia dell’arco di scarico che sormonta l’ingresso, data dall’uso di conci di basalto scuro e vulcanite chiara; la seconda è rappresentata dall’incavo in un concio al vertice del prospetto, destinato probabilmente ad accogliere un bacino ceramico policromo, andato perduto. Sul lato meridionale noterai un secondo portale, che ripete esattamente la struttura dell’ingresso principale. L’interno riceve luce da cinque monofore a doppio strombo, due per lato e una nell’abside. La copertura è in legno a vista diviso in tre capriate, con manto esterno a coppi.
Nonostante non sia il patrono del paese - che è invece San Pietro, festeggiato a fine giugno -, le celebrazioni per la figura del santo pontefice rappresentano il principale evento religioso di Solarussa. La festa si svolge il martedì successivo alla seconda domenica di ottobre: durante la processione dalla parrocchiale alla chiesetta risuonano is gogius, canti devozionali sulla vita del santo e per chiedere la grazia per la comunità. Nella processione sfilano gruppi folk e cavalieri. È anche occasione per assaggiare i prodotti tipici, in particolare la pregiata vernaccia, protagonista di una sagra a settembre. La festa è preceduta da una novena, al termine della quale si accende un grande falò nel sagrato della chiesa.