Pietre e acqua, antiche fonti di benessere

Golfo degli Angeli

Pietre e acqua, antiche fonti di benessere

Esaltavano l’energia vitale delle pietre della civiltà megalitica, come diceva Aristotele, “in Sardegna basta sdraiarsi accanto alle tombe di Giganti per liberare mente e corpo da influenze negative”
forze magnetiche influenzano mente e corpo

Pietre megalitiche e forze magnetiche, un’associazione plurimillenaria sentita ancora oggi, camminate tra il luoghi dove sorgono le eredità della preistoria, domus de Janas, dolmen e menhir, nuraghi e tombe di Giganti, si colgono particolari suggestioni e un senso di mistero. Queste antiche pietre si pensa abbiano anche una potente forza che pare influenzi corpo e anima e generi benessere. A Palau, per esempio, la tomba di Li Mizzani richiama tanti visitatori che qui vengono per caricarsi di energie positive, stando a contatto con le enormi pietre dell'esedra e del corpo funerario. Così accade anche nella spettacolare s’Ena ‘e Thomes di Dorgali e in tanti altri siti nuragici disseminati nell’Isola e ritenuti, secondo antiche credenze popolari, fonti di flussi magnetici trasmessi dalle fenditure del granito.

Cuglieri - Torre del pozzo
Tomba di Giganti S'Ena e Thomes - Dorgali
pozzi sacri, visioni e purificazione dell'anima

Sin dalla preistoria alle pietre è strettamente collegato un altro elemento sacro per eccellenza, l’acqua. I pozzi non erano soltanto luoghi di culto e venerazione, ma siti dove potersi rigenerare e ritrovare il benessere spirituale attraverso particolari riti. E' anche probabile che fossero luoghi di contemplazione del cosmo e venissero costruiti dove si percepiva una forte energia magnetica, venivano allineati secondo i movimenti di sole e luna che scandivano le stagioni, gli equinozi e i solstizi. Come nel santuario di Santa Cristina a Paulilatino dove la luna centra il foro del tholos,  la falsa cupola del tempio, ogni 18 anni e mezzo, nel preludio del solstizio d’inverno. In particolari fasi astronomiche, la discesa dalle scale per giungere all’acqua era considerato un cammino spirituale di iniziazione e purificazione. Una toccante esperienza che si ripete ancora oggi.

Nuraghe Piscu - Suelli
tolos_nuraghe_tn
Menhir - Complesso nuragico di Tamuli - Macomer
dalle pietre benessere ed energia

Dal mondo nuragico arriva il legame millenario della Sardegna con la pietra e il suo attuale uso, mai interrotto e ben visibile nel paesaggio rurale, negli ovili di montagna, nelle abitazioni, soprattutto dei paesi dell’interno. Le pietre insieme all'acqua sono legate anche al benessere, una fonte naturale per trattamenti wellness e percorsi energetici dei tanti centri spa della Sardegna, dove l’acqua regalata dal mare ne fa la meta ideale per la talassoterapia. Ippocrate, Platone, Aristotele e Cicerone lo avevano documentato: i bagni con l’acqua del mare giovano alla salute del corpo e della mente. Per questo nel mondo antico la talassoterapia era una pratica molto diffusa, come ci raccontano i tanti siti archeologici, ville private e terme pubbliche, specie romane.

cascata sos alinos - Nurallao
Sorgenti di sant'Antioco - Scano di Montiferro
amata per i benefici regalati dal mare, sin dall'antichità

I precursori dei moderni cultori del wellness soggiornavano a lungo sulle coste sarde per godere del clima mite, dall’aria salubre e sfruttare le proprietà dell’acqua del mare, incontaminata e ricca di oligoelementi e minerali. Immersi in acqua marina, istintivamente pare sentissero il legame ancestrale tra il mare e l’origine della vita e percepissero la forza magnetica di acqua e pietra. Così, naturalmente, si ritrovava l’armonia tra il corpo e la mente, sensazioni di benessere di cui gli abitanti e i visitatori della Sardegna possono godere anche oggi.

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